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Arturo Locatelli: maestri artigiani, da 130 anni nel cuore del legno

La Arturo Locatelli, impresa artigiana valtellinese, è oggi un’eccellenza nel restauro ligneo e negli arredi su misura per palazzi storici. Una tradizione di famiglia che guarda al futuro, con radici ben piantate nel passato.

Da Sondrio a Parigi passando per Roma e Milano, per realizzare tutti quei lavori che gli altri non riescono a fare. Perché se lungo i suoi 130 anni di storia c’è stata anche la fase della specializzazione nella produzione di bare e nella loro decorazione, oggi l’azienda spicca per un’expertise rara: quella dei restauri lignei di edifici storici, della realizzazione di arredi e infissi in legno su misura e di tutti quegli interventi che richiedono conoscenza dei materiali e precisione.

È il modello della Arturo Locatelli, impresa artigiana valtellinese con dieci dipendenti e una conduzione ancora famigliare. Una realtà che, dopo essere stata fondata da Francesco Locatelli nel lontano 1895, in più di un secolo di attività è riuscita a consolidare il proprio profilo imponendosi come falegnameria di pregio.

“Anche se in passato si produceva tutto ciò che era fatto in legno, tanto che in una certa fase l’azienda si occupava anche di onoranze funebri, adesso si è specializzata nel recupero di palazzi storici e nella produzione di arredi e infissi su misura”, spiega Anna Maria Castoldi, che con il marito Arturo Locatelli rappresenta la quarta generazione nell’azienda di famiglia, nella quale è già operativo anche il figlio Michele, laureato in architettura al Politecnico di Milano e rappresentante della quinta generazione. Oggi, pur essendo radicata in Valtellina, nel piccolo comune di Caiolo, a una manciata di chilometri da Sondrio, l’impresa è il riferimento di architetti e restauratori in tutta Italia quando l’intervento richiede particolare cura e competenze.

Dalla Valtellina all’Europa: il legno che racconta la storia

Dalla Biblioteca Ambrosiana a Palazzo Greppi a Milano, dal Palazzo Pretorio di Sondrio alla sede romana del Parlamento Europeo, da Villa Mondolfo sul lago di Como fino alla Parrocchia del Corpus Domini di Firenze, passando per le dimore italiane di ricchi oligarchi e per l’hotel Maison Armance di Parigi, i lavori realizzati dagli artigiani valtellinesi in Italia (e non solo) sono tantissimi.

Sarà anche per questo che, se quest’anno l’azienda è riuscita a celebrare adeguatamente i 130 anni di attività e il fatto di avere attraversato tre secoli di storia italiana, le precedenti ricorrenze per il secolo di vita e per le altre cifre tonde erano passate praticamente sotto silenzio. “In effetti eravamo sempre così presi a lavorare che le altre date ci sono scappate”, ammette divertita Castoldi, che in questa frase riassume forse lo spirito più profondo di una realtà che ha nella concretezza e serietà tipicamente valtellinesi una delle chiavi del proprio successo. 

“Il nostro punto di forza è il controllo della filiera: non subappaltiamo e non industrializziamo il prodotto. E questo che ci permette di lavorare anche in contesti molto delicati, come quelli degli immobili tutelati dalla Soprintendenza”, prosegue Castoldi. “Non partecipiamo agli appalti pubblici al massimo ribasso, né ci mettiamo a competere sul prezzo: il nostro lavoro arriva da relazioni costruite nel tempo e dalla reputazione che si siamo creati con quello che abbiamo fatto”.

Nel frattempo, l’impresa, che è una storica associata della Compagnia delle Opere, continua a formare internamente i propri artigiani. Nonostante in Valtellina la tradizione della falegnameria affondi le radici nei secoli passati, non esistono scuole che preparino figure così specializzate, quindi la filiera è gestita dall’interno. “Siamo un piccolo vivaio artigiano”, scherza Castoldi, aggiungendo che “diversi ex dipendenti oggi hanno aperto attività autonome”. 

Design, sostenibilità e artigianato: così Locatelli rinnova una bottega centenaria

Ma il fatto che si tratti di una realtà storica e artigiana non significa che sia rimasta legata a modelli del passato. Anzi. “Abbiamo tutte le principali certificazioni di qualità e siamo in fase di ottenimento della certificazione CAM per l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale”, prosegue Castoldi.  

In questa direzione va anche la nuova linea di arredamenti su misura Design in salute, che prevede l’utilizzo di legno naturale massello per la produzione artigianale di mobili e complementi d’arredo con forme moderne, mettendo insieme i materiali della tradizione con il design contemporaneo. Una sfida in più per una realtà che opera secondo il motto “basso profilo, alta qualità” e che già guarda alla sesta generazione per continuare a portare avanti la tradizione di famiglia. 

Libero Quotidiano, 22 marzo 2025

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