La passione di Andrea Pusateri per il ciclismo continua ad aumentare così come il suo impegno e, nonostante la Brianza non sia ancora sicura per i ciclisti, gli allenamenti per Los Angeles 2028 proseguono
Il tasso di 352 morti su 15.700 incidenti registrati è una carneficina per gli amanti delle due ruote o per chi lo fa professionalmente come l’intervistato di oggi Andrea Pusateri. Questo avviene complice la mancanza di ciclabili e le strade strette soprattutto in Brianza dove abita. L’atleta paralimpico ha avuto un incidente mentre si allenava, per fortuna senza gravi conseguenze, ma ci tiene a lanciare un messaggio ai nostri lettori.
“Allenarsi sulle strade brianzole non è sempre facile, per via del traffico e a volte anche delle condizioni delle strade. Sinceramente sto lavorando per trasferirmi dove ci sono condizioni migliori per allenarmi, soprattutto dal punto di vista della sicurezza”.
Gaber cantava “Voglio essere libero, libero come un uomo, vorrei essere libero come un uomo, come un uomo appena nato”.
Andrea Pusateri ha scelto di essere libero e riesce a esserlo grazie al ciclismo, con cui incontra la libertà del vento in sella, una bicicletta che riesce a spingere solamente con una gamba. Complice un incidente da giovanissimo nel quale lui ha perso un arto inferiore mentre la madre, per salvarlo, ha perso la vita.
L’atleta brianzolo ha raccontato a Notiziegeniali.it di come ha scoperto il mondo paralimpico: “Nel 2008 avevo voglia di correre a livello professionale, così ho iniziato a cercare una prima squadra paralimpica adatta a me. L’ho trovata a Bregnano, ed è lì che è iniziato il mio vero percorso nel mondo paralimpico.”
La bici ha da sempre avuto una grande importanza nella sua vita e una parte importante nel suo cuore. Ha risposto alle nostre domande su quanto è importante per lui essere in sella alla bici.
“La mia passione per la bici è iniziata da bambino, al parco di Monza. Anche senza una gamba, andare in bici mi faceva sentire libero e veloce come gli altri. Con il tempo questa passione è cresciuta, soprattutto grazie al mio migliore amico di cui seguivo le gare. Dopo aver provato io stesso a gareggiare, mi sono reso conto che era davvero qualcosa che volevo fare nella vita.”
Mettere il body della nazionale è il sogno di ogni bambino che indossa il casco e calca le strade nostrane. Andrea ci è riuscito e ci ha raccontato quello che si prova.
Pusateri: Indossare la maglia azzurra è stato un momento emozionante, una grande soddisfazione
“Indossare la maglia azzurra è stato un momento emozionante, una grande soddisfazione. Mi sono sentito orgoglioso di rappresentare il mio Paese, soprattutto dopo tutte le sfide che ho dovuto superare. È una sensazione di responsabilità e di appartenenza che dà un significato ancora più profondo alle gare”.
Successivamente l’atleta brianzolo ci ha raccontato la rivalità, ma soprattutto l’amicizia, che lo lega al compagno di nazionale, l’esperto Giancarlo Masini, vincitore di un bronzo alle Paralimpiadi di Rio nel 2016.
“Il rapporto con Giancarlo Masini era speciale, perché è stato sia un rivale sia un compagno di squadra. La competizione tra noi ha spinto entrambi a dare il massimo, senza tralasciare quel rispetto reciproco che ci legava. Ancora oggi lo stimo molto, è una persona che ha fatto tanto per la Nazionale”.
Recentemente, Andrea Pusateri ha deciso di riattaccare il pettorale e rendersi disponibile per tornare a vestirsi d’azzurro, anche grazie alla chiacchierata avuto con il CT Pierpaolo Addesi. Ce l’ha rivelato lui stesso: “A spingermi è sempre quella voglia di migliorarmi e di mettermi alla prova, di sentire ancora quell’adrenalina che solo le gare sanno dare. Ho deciso io di tornare perché voglio conquistare la maglia con l’iride, ridiventare il campione d’Italia che ho sempre sognato. Ci proverò con tutte le mie forze”.
“La chiacchierata con il CT Pierpaolo Addesi – ha spiegato – mi ha dato la carica giusta per tornare: mi ha fatto sentire il supporto della squadra e mi ha ricordato quanto sia importante continuare a dare tutto”.
Andrea ci ha poi raccontato di quanto si stia impegnando come testimonial per il Comitato Paralimpico nel reclutamento di nuove leve. Ecco i suoi consigli per i neofiti del pedale: “Bisogna avere pazienza e non mollare, perché il ciclismo richiede impegno, sacrifici e dedizione. Ma è anche uno sport che sa dare tantissimo. Le soddisfazioni arrivano col tempo e, ad ogni sforzo, ne vale la pena. Soprattutto perché è uno sport dove sì, conta il supporto del team, ma più di tutto contano le tue sole forze”.
Infine, l’atleta brianzolo ha richiamato l’attenzione su quanto sia complesso allenarsi sulle strade brianzole, anche in seguito all’incidente avuto sulle strade di casa.
Next stop per Pusateri è Los Angeles nel 2028 dove si svolgeranno le Paralimpiadi in terra USA e sicuramente noi faremo il tifo per lui.
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