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Dog City Garden, la startup che trasforma le città a misura di cane

Dalla rigenerazione urbana alla tecnologia digitale: il progetto milanese che crea aree verdi private, sicure e prenotabili per i nostri amici a quattro zampe.

Unire tecnologia digitale, sicurezza e rigenerazione urbana per rispondere all’esigenza di spazi a misura di cane nel contesto cittadino recuperando, al tempo stesso, aree dismesse o degradate. È questa la missione di Dog City Garden, la startup pet tech milanese fondata da Sarah Canonici, Veronica Lisa Crippa e Gianluca Massini Rosati, che dal cuore di Milano stanno costruendo il primo network nazionale di aree cani private. 

Tecnologia e sicurezza al servizio del benessere dei cani

Alla base di questa avventura imprenditoriale, nata appena un anno fa, ma già in grandissima espansione, c’è un’idea tanto semplice quanto rivoluzionaria: offrire spazi puliti, sicuri, completamente recintati e prenotabili a ore tramite app in cui far correre e giocare il proprio cane (o cani) in totale libertà, senza il rischio di creare fastidio o situazioni di tensione tra simili o tra i proprietari. Un’alternativa concreta alle aree pubbliche, spesso sovraffollate o poco curate. E che per chi ha cani aggressivi, bisognosi di fare tanta attività o con caratteristiche particolari come i levrieri, può letteralmente cambiare la vita.

Dopo l’apertura del primo spazio a Milano, un’area di 2 mila metri quadrati nella zona del Certosa District, in viale Espinasse, la società sta per inaugurare due nuovi spazi a Cesano Maderno, comune dell’hinterland milanese, e a Famagosta, nella zone Sud del capoluogo lombardo. Ma il piano di sviluppo è ambizioso e prevede oltre 300 nuove aree aperte in tutta Italia entro il 2030, con un modello scalabile che guarda già all’estero.

Accesso digitale, videosorveglianza e prenotazione online per un’esperienza senza stress

Il format unisce tecnologia e comfort: slot di un’ora prenotabili online, accesso con codice digitale, aree recintate a prova di fuga, videosorveglianza, illuminazione serale e ingressi limitati a un solo proprietario con massimo tre cani. Il tutto con orari di apertura che vanno dalle 5 alle 23 tutti i giorni dell’anno. L’ingresso è riservato a chi acquista un pacchetto di ore (da 5 in su). Si parte da quello che prevede 5 ingressi a 75 euro e si arriva a quello con 100 ingressi al costo di 10 euro ciascuno. Una formula che elimina i rischi di incontri indesiderati e intercetta nuove esigenze: dai cuccioli agli animali anziani, dai cani fragili ai padroni che cercano sicurezza anche nelle ore serali.

Il cuore del progetto è la piattaforma digitale, che integra prenotazione, pagamento e accesso in un flusso automatizzato, raccogliendo anche dati di utilizzo per ottimizzare costantemente il servizio. Ma l’innovazione non si ferma qui: ogni nuova area nasce dalla riqualificazione di spazi verdi abbandonati, restituendo alla comunità luoghi vivibili e sicuri.

Rigenerare spazi per restituire valore “a misura di cane”

“L’idea di Dog City Garden nasce da una constatazione semplice: le città non sono fatte a misura di cane”, spiega Sarah Canonici, co-founder di Dog City Garden. “Gli spazi pubblici sono spesso affollati, rumorosi, poco sicuri, e vivere con un animale significa convivere con tensioni continue. Abbiamo immaginato allora luoghi diversi: aree verdi private, curate e accessibili su prenotazione, dove i cani possano muoversi liberamente e i proprietari possano sentirsi sereni. Non è solo un servizio: è un modo per restituire valore agli spazi urbani, trasformando aree dimenticate in luoghi di benessere condiviso, con al centro il rapporto tra persone e animali”

Un approccio che intercetta anche la crescita del settore pet care, che in Italia vale oltre 4 miliardi di euro l’anno e continua ad espandersi spinto da nuove abitudini di consumo. Non a caso, Dog City Garden sarà tra i protagonisti di Quattrozampeinfiera (4-5 ottobre al Parco Esposizioni di Novegro), dove si presenterà con il claim “Il luogo sicuro per il tuo cane felice”.

Innovazione, pet care e riqualificazione urbana si incontrano in un modello scalabile e sostenibile

Il laboratorio milanese è solo l’inizio: la startup punta, infatti, a presidiare tutte le principali città italiane entro cinque anni e a portare il format anche all’estero. Non solo. “Abbiamo in mente di aumentare i servizi, non solo come area cani, organizzando anche attività collaterali di formazione e presentazioni”, conclude Canonici. Una scommessa che parla agli amanti degli animali, ma anche agli amministratori cittadini, perché Dog City Garden è la dimostrazione che innovazione, economia e impatto sociale possono convivere e generare un business vincente. Per tutti. 

Libero Quotidiano, 27 settembre 2025

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