Filippo Ongaro e la moglie Sonja hanno messo a frutto l’esperienza maturata all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per sviluppare programmi volti a contrastare l’invecchiamento e a migliorare le performance dei manager in azienda
A raccontarla così, la cosa potrebbe anche destare qualche perplessità. L’idea di contrastare l’invecchiamento e migliorare le performance fisiche e mentali di qualcuno attingendo alle tecniche di addestramento utilizzate per preparare gli astronauti ad affrontare le missioni nello spazio potrebbe infatti sembrare eccessiva.
Invece, se si pensa che le prove a cui vengono sottoposti i cosmonauti puntano a stimolare non solo la capacità di adattamento e resilienza del loro fisico a condizioni estreme, ma anche a sviluppare l’approccio mentale necessario per superare le proprie abitudini e affrontare un cambiamento estremo nelle loro condizioni di vita, si capisce perché questa idea, più che eccessiva, sia geniale.
L’esperienza all’Agenzia Spaziale Europea
È quanto hanno realizzato Filippo Ongaro, milanese Doc, e la moglie Sonja, i quali hanno messo a frutto l’esperienza maturata lavorando per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per sviluppare programmi volti da un lato a contrastare l’invecchiamento e dall’altro a migliorare le performance dei manager in azienda.
“Io dopo la laurea in medicina e dopo la frequentazione della scuola di specialità in medicina dello sport con il professor Francesco Conconi sono entrato all’ESA e, durante il lavoro con gli astronauti, mi sono reso conto di quanto quel tipo di esperienza potesse essere interessante anche al di fuori di quel particolare ambito”, racconta Ongaro, per diversi anni medico degli astronauti all’ESA e tra i pionieri europei della medicina antiaging. “Così con mia moglie Sonja, che ho conosciuto proprio all’ESA dove lei era psicologa e coach degli astronauti, abbiamo maturato strada facendo l’idea di affrontare il tema dell’invecchiamento con un approccio pratico”.
Medicina rigenerativa e anti-aging
Nel corso delle missioni spaziali, infatti, gli astronauti vanno incontro a processi di invecchiamento molto rapidi, tanto che 6 mesi di permanenza nello spazio comportano un invecchiamento equivalente a una decina di anni sulla terra. Per contrastare questo processo, oltre che per mantenere la loro salute fisica e mentale, gli astronauti vengono sottoposti a dieta bilanciata, allenamento fisico costante, ma anche ad affrontare ogni tipo di imprevisto e problema senza farsi sopraffare dalle reazioni istintive o negative: anche il problema più grande può essere spezzettato, ridotto al minimo e affrontato.
È con questi presupposti che Filippo e Sonja Ongaro hanno dapprima avviato un centro di medicina rigenerativa e anti-aging, con l’idea di offrire un riferimento unico per tutti quei passaggi che sono necessari per un cambiamento duraturo di stile di vita e per i quali ci si rivolge in genere al nutrizionista, al personal trainer, allo psicologo o al coach, per poi concentrarsi sulla formazione dei professionisti che questi processi devono metterli in pratica.
Il segreto: cambiare le vecchie abitudini
“Per riuscire a sviluppare il proprio potenziale fisico e mentale è necessario abbandonare le abitudini, la routine e i comportamenti ripetitivi, cosa che comporta un notevole sforzo iniziale”, spiega Ongaro, che tra dipendenti, collaboratori e fornitori esterni dà lavoro a una trentina di persone. “Tra le abitudini più subdole, oltre a quelle note come fumo, sedentarietà e cattiva alimentazione, c’è l’abitudine alla preoccupazione, che diventa un logorio costante e che ci distoglie da altro, e l’dea di non avere tempo di fare le cose, che in realtà è spesso l’incapacità di definire cosa è davvero importante per noi, a partire dalla cura della salute. Noi utilizziamo tattiche operative che attingono alle neuroscienze e alle nuove tecnologie, con l’obiettivo di far diventare facili e gratificanti delle azioni che all’inizio sembrano punitive e difficili”.
Una formula che oggi tanti accettano, ma che una quindicina di anni fa era decisamente meno popolare. “I primi clienti sono stati liberi professionisti, imprenditori, manager, colpiti dal messaggio che se ti prendi cura di te stesso, migliora anche la tua prestazione”, conferma Ongaro. “Poi il discorso si è allargato, soprattutto grazie alle donne, che hanno una maggiore sensibilità al tema salute. Oggi abbiamo anche intere famiglie, con più generazioni che seguono il nostro metodo, che noi trasferiamo sia direttamente con percorsi di formazione e coaching per il miglioramento dello stile di vita e per la longevità, sia attraverso la formazione avanzata per professionisti della salute”. In tutto sono circa 30 mila i clienti tra Italia, Svizzera e comunità italiane all’estero, anche se gli utenti online sono molti di più.