Nel cuore del capoluogo brianzolo ha aperto da pochi mesi un locale capace di coniugare una cucina ricercata con una calda accoglienza. Una vera perla rara.
Padosé Monza. C’è una piccola perla della ristorazione nascosta nel centro del capoluogo brianzolo. È uno di quei posti dei quali non sai se scrivere o meno, perché vorresti rimanessero un segreto da condividere solo con gli amori e gli amici più stretti.
Il locale si trova tra via Carlo Alberto e via Vittorio Emanuele, nel pieno centro, ma anche nascosto. E già questo rispecchia un po’ il suo carattere: semplice, ma estremamente ricercato.
La sua filosofia sembra una promessa: offrire una cucina e un servizio di alto livello, senza però puntare necessariamente a diventare stellati. Dietro a questo assioma c’è la scelta consapevole e studiata di essere facili, offrire un servizio taylor-made, che sia caldo e amichevole, seppur impeccabile.
Padosé nasce in realtà a Seregno. Poi, nell’ottobre del 2021, la decisione di sbarcare anche a Monza, nonostante la pandemia cavalcasse ancora libera e spensierata.
Padosé Monza: La sfida di un locale diverso
La sfida è affidata a Marco Notaro, lo chef, a Riccardo Ratti, il sommelier, e a Mirko Bolotta, esperto bartender e ambasciatore della filosofia di Padosé Seregno. Ed è un successo.
Che sia un locale diverso lo si capisce già dal menù. Mangiare qui non è solo nutrirsi o passare una serata, ma è immergersi in una storia di cibo e di vino. Ed è quello che vogliono raccontare con i “percorsi”: Le sensazioni, Nostalgico, Alternativo, Sensibile, Sofisticato. Antipasto, primo e secondo di carne, pesce o vegetariano che, a parere dello chef, si abbinano bene e che danno, appunto, la sensazione che corrisponde al nome del percorso. Non sono degustazioni, ma suggerimenti. Di fatto si ordina alla carta, decidendo se immergersi completamente in un profilo o saltare da uno all’altro.
Lo si fa in un locale con una trentina di coperti distribuiti in tre diverse salette. Tutte molto accoglienti e perfette per farsi coccolare.
La carta dei vini? Tutta da raccontare
La carta dei vini non è infinita, ma è molto curata. Si capisce che anche qui si vuole raccontare una storia per ogni bottiglia. Dal Durello dei Monti lessini firmato da Sacramundi, al metodo classico naturale di Nicola Gatta. Dal Fara DOC di Francesca Castaldi (a base di nebbiolo dell’Alto Piemonte), a una selezione di Champagne e Borgogna in grado di soddisfare un po’ tutte le curiosità ed esigenze. Anche quelle di un buon rapporto qualità-prezzo.
Spesso, quando in un ristorante si trova tanta cura nell’accoglienza e nella trasmissione ai clienti di una filosofia, la sostanza poi tarda ad arrivare. A Padosè non è così: il piatto è molto, ma molto, di più del racconto.
Piatti che lasciano il segno e conquistano il palato
I piatti sono tutti molto curati, anche nella presentazione. Gli antipasti sono delicati e profumati. Si parte con una millefoglie salata con mousse di bufala, nocciole saltate, bietola e tartufo di stagione: chiudi gli occhi e sei nelle Langhe. Dall’altra parte arriva il “Tramonto sul mare”, scampi corona con gel di mango e crumble di nero di seppia. È raro ritrovarsi a rosicchiare e succhiare le chele di uno scampo, ma quando succede la goduria è infinita per chi degusta, ma anche per chi guarda lo spettacolo.
Ma siamo solo all’inizio. Ottime la capesante scottate con crema di fave, menta e cialda di riso venere, mollusco pieno e saporito. Con gli antipasti, in particolare col pesce, si capisce che la materia è di prima qualità e non necessita di troppe lavorazioni. Il ruolo consapevole della cucina è di esaltare il gusto attraverso l’uso dai profumi di frutti, sabbie, emulsioni.
Nei primi la mano dello chef si avverte con più incisività. “Ago e filo”, bottoni di pasta fresca con ripieno di cime di rapa accompagnata da spuma di burrata e chips di ‘nduja, può essere definito come un invito irrinunciabile a “fare scarpetta”. Lo “Gnocco coatto” di cacio e pepe con carciofi in due consistenze, forse, è un po’ troppo coraggioso e il carciofo si affoga nella crema. “L’esperienza Portofino”, linguina al nero di seppia, vongole, pomodorini gialli, salicornia e bottarga è un piatto sapido, ricco di mare. Se il mare vi piace, qui troverete la sua esaltazione suprema e un’estrema soddisfazione.
Per il secondo ci siamo fermati alle “Verdure on the rock”, una tempura di carote, carote viola, cipollotto e cavolfiori con maionese al lime e salsa agrodolce fatta in casa, da dividere. Il modo migliore per concludere in maniera goduriosa.
Entusiasmo e professionalità
Nessuno intoppo, tutto semplice e liscio. Ma sempre con grande cura. Riccardo e Mirko si fermano spesso a scambiare due chiacchiere, a raccontare la storia loro e di Padosé. Da qualche mese più o meno le storie corrispondono. Emerge subito la passione e l’entusiasmo, la voglia di riuscire e di far funzionare le cose.
Sono ancora giovani, ma quando lavorano sembrano professionisti di lunga data. Investono sulla propria vita e scommettono su un nuovo modo di proporre la ristorazione.
Ci riescono? Assolutamente sì, in più in una città come quella di Monza, tradizionale e difficile da scardinare dalle abitudini, sono stati capaci di emergere e di farsi conoscere anche solo con il passaparola.
L’ultima proposta: il Light Dinner
Da qualche settimana hanno deciso di chiudere l’offerta del Business Lunch e di aprire per il Light Dinner, una declinazione dell’aperitivo secondo la stessa filosofia che guida il resto delle proposte. Non vuole essere il solito spritz con patatine, ma una proposta delle Sensazioni della casa accompagnate da cocktail, buon vino e birre. Da provare anche questo.
Il costo? In media 40 – 45 euro a testa, vini esclusi. Decisamente corretto considerando location e qualità.
E se dopo cena decidete di fare una passeggiata, se per caso mentre camminate incontrate dei conoscenti, dite loro dove avete cenato. La risposta sorprenderà: “Davvero? Ci ho provato anche io, ma erano pieni”. Eh no, così non va, già lo conoscono in troppi!
Padosé Monza
Aperto da martedì a sabato dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 24. La domenica dalle 12 alle 15.
Vicolo Bellani 1 – 20900 Monza (MB)
padosemonza@padose.it
039 2189070
333 2449344
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