Se un tempo a Milano era impossibile trovare un locale aperto ad agosto, ora le proposte sono moltissime: ecco i ristoranti nei quali godersi una serata e non rimpiangere di essere rimasti in città
Agosto, ristorante mio non ti conosco. Perché dopo undici e rotti mesi di duro lavoro nella city è venuto il momento di staccare la spina. Sia per i milanesi, sia per i loro affezionati ristoranti, il cui personale è provato dai frenetici ritmi ambrosiani. Ma oggi la serrata agostana non è così drammatica come nei decenni scorsi, con vie deserte e locali chiusi. Era tutto un fioccare di cartelli gialli o rosa fluo attaccati alle cler abbassate, con l’iconica scritta “chiusi per ferie”.
Oggi i tempi e i costumi della città sono mutati: i turisti affollano Castello, Duomo e Navigli anche nel mese più caldo, i lavoratori nostrani in città sono sempre di più. E locali e ristoranti non hanno potuto che recepire il cambiamento, accorciando le vacanze. Alcuni, facendo sacrifici e turnazioni miracolose, riescono addirittura a tenere aperto tutto il mese di agosto: eccone qui una ampia selezione.
Pesce o carne: dove andare?
Zelo è il ristorante all’interno del Four Seasons che affaccia sul cortile di un ex convento del XV secolo. Il giardino all’interno dell’elegante chiostro, una vera e propria oasi botanica progettata dal paesaggista Flavio Pollano, diventa così un’estensione del ristorante, dove poter immergere sguardi e rasserenare l’animo. I sensi si rallegrano anche per la cucina dello chef Fabrizio Borraccino che propone anche a ferragosto i piatti che trasudano italianità senza alcuna particolare tipicità regionale: c’è il fiore di zucca vegano, il prosciutto crudo da maialino nero abruzzese accompagnato da pane di farina varietà Eterna. Lasciano entusiasti le Linguine con canocchie, ostriche, riccio e tartare scampi, ancora di più il risotto con caviale prestige e scampi, mazzancolle, gambero rosso, mantecato limone candito e olio.
Restando al mare, al pesce, spazio ai sapori mediterranei del Nautilus, in via Pioppette, a due passi dalle colonne di San Lorenzo. È un trattoria marinara con pizza che ha aperto da pochissimo, ha ambienti moderni e accoglienti, ma i ritmi, la soave leggerezza, la musica e lo stile ammiccano parecchio a quelli degli anni ‘80.
Se invece del mare si cerca la terra, in particolare quella nostrana, l’indirizzo sempre aperto è in corso Sempione. Ristorante elegante, ambiente raffinato e stile contemporaneo sono le caratteristiche della Locanda Sempione che propone in chiave moderna i piatti tipici della tradizione milanese e piemontese. Per gli amanti del buon bere, la cantina al piano interrato propone centinaia di etichette di nicchia.
È invece una cucina creativa, intrigante seppur comprensibile e contemporanea quella proposta dallo chef Giuseppe Postorino nel ristorante stellato L’Alchimia, in viale Premuda. Il locale è quasi una seconda casa per molte grandi famiglie milanesi e per i gourmet di passaggio. Grazie alle due zone in cui è diviso ha una duplice vocazione, quella di cocktail bar con il bancone old style e quella di ristorante fine dining nella zona salotto più intima, dove si cena su tavoli confortevoli ed elegantemente spogli.
Se la è la voglia di carne a prevalere l’indirizzo giusto, anzi gli indirizzi, sono quelli del Mannarino. Il nome ricorda il versatile coltello da macellaio, il format quello delle macellerie di quartiere con cucina: all’interno dei punti vendita di questa mini catena (presente in zona De Angeli, via Tenca, via Fiamma e Navigli) è possibile acquistare carne di qualità al banco oppure gustarla direttamente al tavolo. Il punto di forza? Le bombette pugliesi, ci sono quelle di capocollo, di manzo o di tacchino, con diversi ripieni, piccanti o pancettati, alla mortazza o alla norma.
Gnocco fritto, arancini e saltimbocca
Un altro indirizzo regionale ma che spazia tra i territori e i sapori più classici della penisola è Veramente, in via Palermo. Aperto da pochissimo, offre a pranzo e cena, sette giorni su sette, i capisaldi della cucina italiana, dallo gnocco fritto agli arancini, dalla parmigiana al vitello tonnato ai saltimbocca alla romana. Il tutto strizzando l’occhio al decennio d’oro degli anni ‘80 e perseguendo la filosofia di far “star bene a tavola e riscoprire i sapori di casa”.
Se nel cuore di agosto dovesse assalire la voglia di sapori orientali, si può optare per un’ampia scelta di locali in via Paolo Sarpi e dintorni. Tra questi, iconici sono la Ravioleria Sarpi e la Macelleria Sirtori. In alternativa c’è Wagamama, un format di ristorazione che propone piatti ispirati alla cucina asian fusion, in grado di unire sapori autentici al buon livello di qualità e servizio. In città è presente nella centralissima via San Pietro all’Orto, a CityLife, al Merlata Bloom e al Bicocca Village.
Sapori mediterranei e caseari sono invece quelli di Obicà, il noto mozzarella bar, con diverse sedi in tutto il mondo. Presente in via Cusani e all’ultimo piano della Rinascente in Terrazza Duomo, soddisfa i palati più internazionali e si adatta bene anche ai businessman in cerca di sapori familiari come bocconcini di bufala dop, crocchette di scarola, caponata, pizza napoletana e focaccia con origano.
Piatti stellati o street food?
Per restare sempre ai piani alti e vedere un’affascinante Milano aerea si può cenare al Gallia Restaurant dell’omonimo hotel di piazza Duca d’Aosta. La cucina, in mano ai fratelli Lebano e con la consulenza dello stellato Da Vittorio, è di livello, elegante e finemente concreta. Alterna sapientemente i sapori mediterranei agli stili in voga alle latitudini meneghine. Si va dal tortello in Lombardia, ripieno di cassoeula, al risotto mantecato con cipolla di Giarratana, dalla saporitissima pasta cotta nella zuppa di pesce, fino al baccalà con trippette alla romana e patata affumicata.
Se il target è sempre quello alberghiero si può optare anche per Acanto, ristorante ospitato all’interno dell’Hotel Principe di Savoia, in piazza della Repubblica. Fino a settembre, il locale propone un menù estivo a firma dello chef Matteo Gabrielli che esalta la cucina alla brace con proposte di carne, pesce e vegetariane. Tra queste, le mazzancolle grigliate con panzanella di cetrioli, il galletto alla diavola e la pancia di maiale in agrodolce.
Restando sempre sul tema carne, ma cucinata a forma di polpetta, una delle insegne più note in città è quella creata dall’attore Diego Abatantuono. Sono quattro le sedi di The Meatball Family (via Vigevano, piazza Cinque Giornate, Stazione Centrale e City Life) e tutte puntano sull’effetto nostalgia, con musica da film di Vanzina e ovviamente con le polpette, tra cui le classiche, con salsiccia o con melanzane e provola.
Pizza: una certezza per chi passa agosto a Milano
Anche nel cuore dell’estate c’è sempre spazio per la pizza: Milano ormai vanta più nuove aperture che Napoli. Non mancano gli indirizzi sempre aperti, a partire dalle dieci pizzerie diffuse in città a marchio Pizzum che preparano la classica pizza alla napoletana. Più croccanti e leggere sono quelle che si assaggiano nelle quattro sedi cittadine di Crocca, che sono un mix tra la “scrocchiarella” romana e la sottile lombarda. Tipiche amalfitane sono infine quelle di Carmelina trattoria di costiera che, nella splendida terrazza verde, propone spaghetti alla Nerano, sfizi fritti, piatti a base di pesce e, ovviamente, pizza napoletana. Altro indirizzo di livello, sempre aperto ad agosto è Biga, in via Volta e in via Pollaiuolo, premiata con “Due Spicchi” dal Gambero Rosso. Il pizza chef Simone Nicolosi stupisce e allieta i palati con i suoi diversi impasti, dal classico a quello a ruota di carro a lunga lievitazione, dal padellino fino alla pinsa.
Chi gravita in centro città può trovare grande soddisfazione all’interno di Palazzo Cordusio dove Sunset Hospitality Group gestisce Giardino Cordusio e Sachi. Il primo è un’oasi verde coperta, con una carta drink di gran tono, tra cui il signature Negroni maturato in anfora, oltre alle sfiziose proposte della cucina dal sapore internazionale. Il secondo, situato su una terrazza con vista mozzafiato sul Duomo, è un sofisticato ristorante giapponese che propone i sapori della tradizione nipponica.
Gelato e super maritozzo
E infine le gelaterie. Una delle migliori in città è Ciacco, in via Spadari, sempre aperta tranne il 14, 15 e 16 agosto. È nelle mani di Stefano Guizzetti, tecnologo alimentare nonché gelatiere, che ha tolto dalle sue creme emulsionanti e additivi. Grande sperimentatore, ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui quello del miglior gelato gastronomico d’Italia con i suoi i gelati salati, tra cui il sorbetto alla carbonara.
Altro ottimo indirizzo è Lo Gnomo Gelato in via Cherubini: da cinque anni premiata come una delle 70 migliori gelaterie italiane, realizza tutto in casa, anche i biscottini che guarniscono coni e coppette, oltre a semifreddi, biscotteria e cioccolateria. Da provare il gelato al cioccolato fondente 85% e il pistacchio di Bronte tostato e salato.
E infine se oltre al gelato si vuole esagerare con un ottimo maritozzo il posto giusto è Gelsomina, pasticceria e bistrot in via Tenca e via Fiamma, chiusa solo dal 14 al 16 agosto. Per il resto del mese, oltre ai suoi piatti della tradizione mediterranea, la pasticceria continuerà a sfornare i suoi dolci, tra cui il super maritozzo, gonfio di fresca e candida panna montata. Delizia.