Come coltivare la Stevia rebaudiana. La stevia è una piccola pianta molto speciale: le sue foglie hanno un sapore dolce e grazie a questa caratteristica sono fonte di un dolcificante efficace e del tutto innocuo perché privo di calorie.
Dal 2010 l’EFSA (European Food Safety Authority, l’autorità della Commissione europea preposta alla sicurezza alimentare) ha liberalizzato l’impiego degli estratti di Stevia come dolcificanti, che ormai si trovano in ogni supermercato e sono adatti anche al consumo da parte di persone affette da diabete.
Ma perché non coltivare direttamente la pianta, nell’orto o in vaso e utilizzare così direttamente le foglie delle piante, fresche o essiccate? Non è un’impresa difficile, anzi. Vediamo come coltivare la stevia rebaudiana.
La pianta
La Stevia rebaudiana è una pianta erbacea della famiglia delle Composite o Asteracee, la stessa a cui appartengono le più note insalate e i carciofi. Proviene dalle montagne di Brasile e Paraguay. Occupa poco spazio con la sua taglia bassa, ha colore verde chiaro e in autunno emette tanti piccoli fiorellini di colore bianco. In inverno gli steli e le foglie muoiono, ma rivegetano poi ogni primavera.
I principi attivi responsabili dell’effetto dolcificante sono dei glucosidi, in particolare lo Stevioside e Rebaudioside A, concentrati soprattutto nelle foglie.
Coltivare la stevia
La stevia si coltiva con facilità come altri ortaggi ed erbe aromatiche.Si adatta a diversi tipi di terreno e alla coltivazione in vaso. Desidera stare in pieno sole ma può vivere anche in mezz’ombra.
Conviene iniziare la coltivazione acquistando piantine pronte per il trapianto, poiché iniziare con la semina è più difficile, data la scarsa germinabilità della semente. Se si coltiva in vaso, per una sola piantina vanno bene contenitori del diametro di 25-30 cm circa. Se si trapiantano più esemplari o la si coltiva in piena terra, si mantengono distanze di 40 cm circa tra ogni piantina.
Durante tutta la primavera e l’estate bisogna tenere spuntate le piante per stimolare l’emissione di nuovi germogli. Già da quando raggiungono l’altezza di 15 cm circa, il fusto deve essere cimato dopo il secondo o terzo nodo fogliare, e con questa tecnica si aumenta la produzione di foglie, che sono la parte interessante.
Con le irrigazioni bisogna essere costanti e regolari, ma senza inzuppare troppo il terreno per non provocare dei marciumi radicali. Preferibilmente meglio evitare di bagnare la parte aerea, distribuendo acqua solo sul terreno alla base degli steli. I momenti migliori per irrigare sono la mattina presto o la sera, cioè le ore fresche. Se potete farlo solo nelle ore calde utilizzate acqua tiepida per non provocare uno shock termico alle radici.
Fortunatamente la stevia non è minacciata da particolari malattie e parassiti e questo la rende perfettamente idonea alla coltivazione biologica.
Raccolto e utilizzo della Stevia
Dovendo spuntare regolarmente gli steli della pianta, il raccolto è costante per tutta la stagione, dall’estate fino all’autunno.
Per fare una scorta di questa preziosa sostanza dolcificante naturale, è possibile mettere a seccare buoni quantitativi di foglie, in un luogo ventilato ma non al sole. L’essiccazione è completa quando le foglie si sbriciolano bene: a quel punto possono essere conservate in barattoli di vetro.
Le foglie di stevia possono essere utilizzate fresche in alternativa allo zucchero: ne basta una per dolcificare una tazzina di caffè. Dolcificano qualsiasi bevanda con un effetto di 30 volte superiore al normale zucchero, e possono essere addizionate al suo posto negli impasti per dolci da infornare.
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