Nata dall’intuizione e dalla passione dell’ingegner Eraldo Ambrosi, l’azienda si è imposta in un mercato iper competitivo grazie alla capacità di anticipare il futuro e trovare soluzioni innovative.
Per riassumere quello che fanno si potrebbe dire che sono una sorta di boutique dell’energia. Ma la loro vera specialità è la capacità di anticipare il futuro e realizzare soluzioni per problemi che ancora devono essere individuati.
Dalla scelta di scommettere sulle energie rinnovabili fin dalla metà degli anni Settanta, quando ancora il tema dell’impatto ambientale e le campagne di Greta Thunberg erano ben lungi dall’essere immaginate, fino alla recentissima invenzione di una nuova valvola in grado di rivoluzionare la gestione delle reti idriche, con applicazioni a gasdotti e oleodotti, la storia dell’azienda è da sempre stata caratterizzata da uno spirito di innovazione degno dei mostri sacri della Silicon Valley.
La rivoluzione nel campo dell’energia
La differenza è che Electrade, azienda con anima veneta e cuore pulsante a Milano, ha realizzato le sue piccole-grandi rivoluzioni mantenendo un profilo sempre molto basso. Lo ha fatto puntando su velocità di esecuzione, flessibilità e genialità del suo management in un mare tempestoso come quello del mercato dell’energia, solcato da grosse realtà multinazionali con un’organizzazione piuttosto rigida. Se oggi l’azienda, nonostante le dimensioni contenute (un centinaio di dipendenti tra le sedi di Milano, Bergamo, Marostica (VI) e Portogruaro (VE)), punta a chiudere il 2022 con un fatturato intorno a un miliardo e mezzo di euro, è per la capacità di adattarsi forse meglio di chiunque altro ai continui cambiamenti di scenario del suo settore e di saper cogliere le esigenze del mercato sia nel complesso ambito del trading energetico, sia in tutti gli altri contesti con i quali si confronta.
D’altra parte, la capacità di immaginare soluzioni innovative e di realizzarle con la massima semplicità è uno dei tratti distintivi dell’ingegner Eraldo Ambrosi, fondatore e presidente di Electrade. Uomo avventuroso e appassionato, tra i protagonisti della diffusione delle centrali idroelettriche in Italia, è lui ad aver trasmesso alla sua azienda quel mix di genialità e umiltà che solo i veri fuoriclasse possono permettersi.
La passione per gli impianti idroelettrici
“Io ho sempre avuto una grandissima passione per gli impianti idroelettrici e ho cominciato progettando e realizzando piccoli impianti privati in un’epoca nella quale, al di là dei grandi attori pubblici, l’interesse per questo tipo di realizzazione era scarsissimo”, racconta l’ingegner Ambrosi. “Poi, quando nei primi anni Duemila i mercati energetici si sono aperti alla concorrenza, ho dato vita a Electrade per veicolare l’energia prodotta, aprendo successivamente un desk di trading, che ci ha permesso di decollare negli anni successivi per merito delle straordinarie capacità dei miei collaboratori”.
Grazie a questa crescita costante oggi Electrade è l’unica società privata di queste dimensioni a coprire l’intero spettro di attività del settore: produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, compravendita e import-export di energia elettrica e gas naturale, stoccaggio di gas, negoziazione di titoli ambientali, gestione di oltre 250 impianti rinnovabili, investimenti in progetti per l’efficientamento. Non solo. Oggi Electrade offre supporto anche nell’efficientamento delle reti idriche e delle linee produttive dei propri clienti ed è impegnata nella vendita diretta di energia attraverso le società controllate Pide, ALI Energia e Tua Energia.
La novità: la vendita diretta di energia
Un’attività, quella della vendita al dettaglio, che per il momento riguarda solo il mercato italiano. Per il resto, invece, Electrade opera in tutta Europa, con attività dirette in 27 Paesi, e in parte del Sudamerica.
Tutto ciò senza dimenticare l’impegno diretto nel processo di transizione ambientale, attraverso la realizzazione di nuovi impianti di proprietà per la produzione di energia rinnovabile, e nell’innovazione. Proprio dalla collaborazione con il Politecnico di Milano è nato il Green Valve System, una valvola di controllo in grado di autoalimentarsi, di monitorare tutti i parametri essenziali e di ridurre drasticamente l’impatto negativo di un malfunzionamento o di una rottura.
“È una novità per il mercato accolta subito con entusiasmo da società leader a livello mondiale nel comparto delle multiutility”, spiega l’ingegner Ambrosi. Un nuovo slancio verso il futuro di un gruppo che ha comunque a cuore anche il presente, come conferma la fornitura di energia rinnovabile a prezzo calmierato a nuclei famigliari in difficoltà e il sostegno a fondazioni benefiche attive nel nostro Paese.