Il leasing strumentale vale un ormai oltre un miliardo di euro e comprende una varietà sempre più ampia di categorie. Grenke Italia copre il 23% del mercato nazionale.
Pensi al noleggio di un bene per l’azienda e ti vengono in mente l’auto, lo smartphone, la macchinetta del caffè e la stampante. Invece, gli articoli che oggigiorno si possono prendere con la formula del noleggio operativo strumentale, che consente alle aziende di non acquistare direttamente ciò di cui hanno bisogno per operare, sono molti di più.
Dalla fotocopiatrice, ancora oggi il best seller tra i beni e servizi che le aziende prendono a noleggio, ai sistemi hardware e software. Dai macchinari industriali, alle scrivanie e agli armadi. Fino agli impianti fotovoltaici, alle e-bike e alle wall box per la ricarica delle auto elettriche.
Il boom del leasing strumentale
Quello del leasing strumentale operativo di beni e servizi per le imprese è, infatti, un mercato che solo in Italia vale ben oltre il miliardo di euro all’anno, e che ha nell’azienda milanese Grenke Italia il proprio leader. Con 92 mila contratti, per un valore di 320 milioni di euro nel 2022, questa realtà nata nel 2000 a Milano e parte del gruppo tedesco Grenke Ag, copre infatti circa il 23% del mercato nazionale, nel quale si è specializzata nei contratti sotto i 50 mila euro all’anno, perfetti per quelle piccole e medie imprese che costituiscono la quasi totalità del tessuto imprenditoriale italiano.
“Noi siamo nati oltre vent’anni fa, e all’epoca la difficoltà principale che abbiamo incontrato è stata quella della non conoscenza delle possibilità offerte dal noleggio operativo strumentale”, spiega Aurelio Agnusdei, Country Manager di Grenke Italia. “Nei primi anni 2000, infatti, l’interlocutore finanziario del piccolo imprenditore era di fatto solo la banca, quindi far passare il concetto che questa formula rappresentasse un’opportunità, perché consente di investire e crescere in modo sostenibile, senza vincolare capitali o incidere sull’indebitamento aziendale come accade quando si acquista, non era operazione semplice”.
Un antidoto contro l’obsolescenza
Poi, con il passare degli anni, con le diverse crisi finanziarie e con la progressiva diffusione di una cultura volta al noleggio e utilizzo dei beni strumentali anziché al loro acquisto, le cose sono cambiate. E il successo di questa nuova formula, la cui applicazione è molto più ampia di quanto la si percepisca osservando dall’esterno il mercato, è andato di pari passo con la crescita di Grenke Italia.
Se gli aspetti finanziari restano sicuramente rilevanti, soprattutto per le piccole e medie imprese che puntano a crescere senza esporsi troppo in termini di indebitamento, oggi le leve per cui si sceglie questa formula sono molte di più. “Uno di questi è sicuramente il fatto che con noi si supera il tema dell’obsolescenza della tecnologia, che è diventata uno dei fattori competitivi per le imprese”, sottolinea Agnusdei. “Nel canone del noleggio operativo, infatti, sono incluse l’assistenza, la manutenzione e la sostituzione del bene quando diventa obsoleto.
“Infatti, grazie al nostro servizio, è possibile rinnovare periodicamente i beni noleggiati continuando a pagare un canone che, ulteriore vantaggio, può includere anche servizi come assistenza e manutenzione. Di fatto questa formula facilita la digital transformation delle imprese, perché consente di dotarsi delle tecnologie più aggiornate e performanti con un vantaggio competitivo sugli altri”.
Smart working e sostenibilità
Non solo. Anche in termini di risposta a due dei trend più forti degli ultimi anni, quello dello smart working e quello della sostenibilità, i vantaggi sono notevoli. Di fronte a un mondo del lavoro che tende progressivamente a ridurre la vita in ufficio e che sta ridefinendo molte delle proprie prassi per adeguarsi ai nuovi dettami della sostenibilità, la flessibilità del leasing è decisamente un forte valore aggiunto.
“Transizione energetica e mobilità sono due driver molto forti”, prosegue Agnusdei. “Basti pensare che quest’anno finanzieremo 4-5 milioni di euro di fotovoltaico, con una divisione che abbiamo lanciato ad hoc per la domanda di pannelli solari sui capannoni, mentre moltissime strutture turistiche ci stanno chiedendo e-bike. Ma tutto quello che ha a che fare con la green economy è in fortissima espansione, così come l’ambito delle biotecnologie”.
Nuovi orizzonti per un’impresa che ha fatto della propria capacità di accompagnare le imprese nella loro crescita e adattamento il proprio valore aggiunto. E che con 209 dipendenti liberi di lavorare dove vogliono 4 giorni su 5 nell’arco della settimana, con un unico giorno di presenza richiesta in ufficio, rappresenta già di per sé una sorta di laboratorio per il mondo del lavoro del futuro.