Il marchio milanese è stato il primo a personalizzare un accessorio così importante con le iniziali dei clienti e a farlo in tempo reale direttamente nei propri negozi.
Con le loro borse da viaggio hanno interpretato e anticipato di almeno dieci anni un trend esploso nel mondo della moda (e non solo) nell’ultimo biennio, quello della personalizzazione dei capi di abbigliamento e degli accessori. La possibilità di ricamare in tempo reale nomi, loghi, le proprie iniziali o quelle della persona che riceverà un regalo rappresenta, infatti, l’aspetto più evidente tra quelli che caratterizzano il loro marchio.
Ma dietro al successo di My Style Bags, brand milanese che ha ormai spiccato il volo alla conquista del mondo, con negozi in Spagna, Germania, Norvegia, Kuwait, oltre che in tutta Italia, c’è molto di più. Nato dalla geniale intuizione di Lorenza e Giuseppe Bellora e di Stefano Donadel Campbell, che hanno unito le forze dopo che i primi avevano ceduto lo storico marchio di famiglia di biancheria di lusso per la casa, My Style Bags ha infatti deciso fin dall’inizio di puntare sul Made in Italy, sulla qualità dei prodotti e su un posizionamento di prezzo che rendesse i suoi articoli decisamente più accessibili di quelli dei grandi brand del lusso.
Il piacere di un prodotto unico
“Pur avendo un valore percepito molto alto, tanto che molti nostri clienti arrivano da marchi del lusso, ci posizioniamo in una fascia di prezzo abbastanza accessibile”, conferma Stefano Donadel Campbell, amministratore delegato e socio dell’azienda, che è nata nel 2008, ma che ha cominciato ad affermarsi come marchio anche a livello internazionale a partire dal 2014. “Chi scegli i nostri borsoni da viaggio, ma anche il resto degli articoli che abbiamo sviluppato con il passare degli anni, cerca un prodotto di qualità, fatto in Italia, nel quale non ci sia un logo “urlato”, ma qualcosa di unico come possono essere le iniziali del cliente. Io stesso ho conosciuto il marchio prima come cliente, e ho poi scelto di entrarci”.
Quanto ai prodotti, se all’inizio l’azienda era specializzata in borsoni da viaggio, “quindi articoli che tendenzialmente si utilizzano dal venerdì alla domenica”, spiega l’amministratore delegato, “progressivamente siamo entrati anche nelle linee che si utilizzano dal lunedì al giovedì. Oggi proponiamo borse da lavoro, borsoni per lo sport, a partire da tennis e padel, ma anche articoli per la gestione e cura dei bambini e dei cani. Il tutto con l’idea di soddisfare le esigenze della famiglia, sempre con la caratteristica che si può personalizzare il prodotto sia nei nostri punti vendita, sia nel nostro negozio online, dove c’è un configuratore che fa vedere in anteprima quello che arriverà a casa venendo spedito entro 24-48 ore dall’ordine”.
L’espansione all’estero
Non solo. Per quanto si tratti di un’attività meno visibile, “lavoriamo molto anche con le aziende, con una parte corporate che è molto importante e che ci porta a collaborare con marchi di ogni genere, compreso quello della tequila Casamigos che ha tra i soci George Clooney” racconta Donadel Campbell. “Al momento abbiamo circa120 collaborazioni in corso, molte delle quali anche con marchi del lusso, anche se restiamo una piccola squadra con 25 dipendenti, contando pure i punti vendita diretti”.
Oggi My Style Bags vende all’estero circa il 30% della propria produzione, e la quota di fatturato estero è in costante aumento. “Complessivamente tra Italia ed estero abbiamo 21 punti vendita monomarca (tra i negozi diretti e quelli in franchising): in tutti abbiamo la macchina da cucire che consente di personalizzare gli acquisti in pochi minuti”, sottolinea l’amministratore delegato. “Tra fine giugno e inizio luglio, inoltre, apriremo un nuovo punto vendita a Parigi, con l’obiettivo di consolidare la nostra presenza in Europa. Poi punteremo agli Stati Uniti, dove vorremmo arrivare con più punti vendita che rafforzino ulteriormente la nostra presenza in un mercato sul quale oggi siamo presenti tramite l’online”.
Il valore del Made in Italy
Un’ambizione che non deve stupire. Se “al momento in Italia non c’è nessuno che fa quello che facciamo noi all’interno del punto vendita, comunque non con prodotti di qualità paragonabili al nostro”, spiega Donadel Campbell, all’estero la considerazione degli articoli marchiati My Style Bags è ancora più alta, complice il valore percepito del Made in Italy.
Il resto lo fa il valore della personalizzazione, oggi decisamente più richiesta di quando l’azienda meneghina aveva cominciato a proporla nel primo negozio milanese in via Ruffini, a pochi passi da Santa Maria delle Grazie.