Inizia dal basso questa storia a lieto fine. Si riempie di-vinamente e poi risale, con sommo gaudio del suo creatore e finissimo piacere degli ascoltatori, nonché degli avventori.
A Canegrate, asse del Sempione a Nord di Milano, c’è una piazza con due banche. Ma prima, sempre in questa piazza, ce n’era una terza. Che ora non c’è più. O meglio, non c’è quasi più. Perché una sua parte fondamentale, il suo cuore sommerso, un tempo ripieno di gioielli e tesori, sopravvive ancora. Si è rifatto una vita, lui, il caveau. Oggi ha altri tesori, sempre dorati, a volte ambrati. Ricchi di perle, finissime, o di purpuree sfumature.
Immagino abbiate capito, oramai. Mario Belviso, patron dell’attuale Banca dei Sapori, ha visto un potenziale in quella cassaforte sotterranea che non poteva essere smantellata per questioni strutturali, e ci ha costruito intorno (e sopra) un’osteria di gran tono. E dentro? L’ha riempita di vini rari e preziosi, che oggi possono accompagnare le pietanze servite al piano di sopra. O possono essere degustati direttamente nel caveau, per vivere un’esperienza davvero particolare.
Ma il brizzolato energico e simpatico Mario, un po’ oste, un po’ imprenditore e self-made-man, non si è fermato con l’enoteca e con la cucina. Dopo un’avventura gastronomica canadese, è ritornato nel Belpaese e ha voluto selezionare alcuni prodotti di livello lungo tutto lo stivale per farne una propria linea (‘sapORI italiani’): pasta e olio provenienti dall’Abruzzo, conserve piemontesi e poi sughi, sottaceti e sottoli, cipolle caramellate e frutta sciroppata.
La pandemia e la chiusura forzata non hanno scoraggiato il patron della Banca, che ha ridotto i posti a sedere, ma ha anche creato serate a tema a prezzi ultracompetitivi e proposto interessanti e conviviali aperitivi al tavolo, lontani anni luce da buffet presi d’assalto e da chiassose apericene.
Salumi di nicchia italici e iberici, formaggi dalle rare stagionature, primi di pesce, risotti cotti a puntino, carni scozzesi e dolci maison: queste in sintesi le proposte, pulite, precise, curate e interessanti, che ruotano nei menù rivisti mensilmente. E che possono essere accompagnate da una delle seicento etichette disponibili, tra cui diversi Sauternes e svariate acqueviti. In sintesi, chapeau!
Piazza Giacomo Matteotti, 19
20010 Canegrate (MI)
Tel 0331.40.39.81