Le principali borse dei Paesi sviluppati sono in continua salita, tanto che 18 sono ai massimi storici. Cosa accade adesso? E cosa conviene fare con i propri risparmi?
Digerita la negatività nel 2022, ormai le principali borse dei Paesi sviluppati sono in continua salita. In totale sono 18 le Borse ai massimi storici nel mondo, dal Nikkei Giapponese che si è portato recentemente sopra i 40.000 punti, superando il suo massimo precedente del 1989, allo S&P 500 ed il Nasdaq americani che continuano la loro cavalcata. Bene anche le borse europee, con l’Italia migliore in assoluto nel 2023 e ai massimi dal 2008.
Perché le borse salgono?
Abbiamo assistito a una generosa distribuzione di dividendi nel comparto finanziario, grazie agli utili delle banche cresciuti esponenzialmente con l’aumento dei tassi di interesse e ci sono forti aspettative riguardo ai titoli legati all’intelligenza artificiale. Inoltre, con il calo dei tassi in previsione da parte delle banche centrali, potremmo vedere una ripresa che coinvolge più aziende di settori diversi.
Le prossime mosse delle Banche centrali
Gli utili societari hanno superato le aspettative, soprattutto nel settore tecnologico, dove la crescita continua a trainare il rendimento positivo dei titoli. Attualmente, c’è una notevole liquidità investita nel mercato obbligazionario che potrebbe essere spostata sull’azionario una volta che le Banche centrali abbasseranno i tassi.
Ci potrebbero essere delle preoccupazioni per le valutazioni delle azioni. Ma valutazioni elevate, soprattutto nel settore tecnologico, non sono insolite durante periodi di trasformazione e innovazione industriale. È importante ricordare che le “7 Magnifiche” (Meta, Tesla, Alphabet, Amazon, Apple, Microsoft e Nvidia) sono al centro dell’esplosione dell’intelligenza artificiale.
Siamo certi che la cavalcata potrà continuare? No! E allora come muoversi?
Come sempre è importante prestare molta attenzione alla vera diversificazione. Oggi il mercato obbligazionario offre ancora rendimenti elevati e, quello di qualità, è tornato ad offrire stabilità ai portafogli.
Per l’azionario è importante la selezione dei titoli, dei trend di lungo periodo che traineranno il futuro, ma sempre ricordando che i veri risultati, al di la di tutto, si ottengono con il tempo.
I rendimenti a lungo termine
L’investitore sfortunato, che il 9 ottobre 2007, sui massimi di quegli anni e all’alba della grande crisi del 2008, comprò lo S&P 500, dopo i primi anni di passione, oggi si ritroverebbe un rendimento medio del 9,7% annuo.
I massimi storici sono fatti per esser battuti nel tempo, perché il mondo evolve. Alcune aziende falliscono, ma ne nascono di nuove. L’inflazione, poca o tanta che sia, fa salire nel tempo i prezzi, facendo salire gli utili delle aziende, che faranno salire le borse. Sempre con delle battute di arresto, sempre con nuove crisi, che fanno parte della natura stessa dei mercati e dalle quali si esce sempre.
L’importante è scegliere accuratamente dove investire e stabilire per quanto tempo è possibile farlo.
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