Se riuscirà o meno a raggiungere la notorietà e il peso di Facebook, Instagram e LinkedIn, piattaforme che rappresentano ormai un tassello fondamentale della nostra vita relazionale, è difficile dirlo. Ma, a giudicare dall’impatto avuto a livello mondiale in appena due anni di attività, nel corso dei quali la società milanese UCapital24 è riuscita a dar vita al primo social network economico-finanziario a livello globale e a quotarsi sul listino AIM della Borsa italiana (dedicato alle piccolo e e medie imprese dinamiche e competitive), i presupposti per pensare in grande ci sono tutti.
Fondata all’inizio del 2018 da Gianmaria Feleppa, operatore finanziario con alle spalle una notevole esperienza nel campo della gestione e del brokeraggio, la piattaforma UCapital24 punta infatti a colmare un vuoto in un settore strategico dell’economia mondiale. “Potrà anche sembrare assurdo, eppure il mondo della finanza dal punto di vista dell’impiego e dello sfruttamento della possibilità offerte dalle tecnologie digitali è ancora all’anno zero”, spiega Feleppa.
È proprio da qui che è nata l’idea di lanciare una piattaforma che, oltre alle normali funzioni social, consentisse di attingere a un bacino di informazioni relative al mondo economico finanziario e di utilizzare strumenti di analisi sviluppati con algoritmi proprietari e disponibili in 60 lingue diverse. “Oggi i social network sono i più grandi strumenti di comunicazione esistenti, caratterizzati dal fatto di non farsi concorrenza tra loro, ma di coprire esigenze diverse”, sottolinea il fondatore. “La nostra idea è quella di aggregare la comunità professionale, un po’ come accade su LinkedIn, ma di farlo distinguendoci per tutta una serie di funzionalità tecniche che coprono il 90% delle funzionalità fintech (l’innovazione tecnologica nei servizi finanziari, Ndr) esistenti e per una serie di servizi legati al private equity, al venture capital e, presto, al real estate”.
Iscrivendosi gratuitamente alla piattaforma, che ha già raccolto oltre 60 mila utenti in tutto il mondo, è possibile usufruire di una gamma molto ampia di servizi: visualizzare in tempo reale indici di Borsa, dati macroeconomici e grafici che analizzano l’andamento dei titoli di proprio interesse, ma anche utilizzare il “rating UCapital24” per capire se il titolo è più o meno profittabile. Ci sono poi ulteriori strumenti più avanzati e complessi, disponibili a pagamento, rivolti a investitori esperti.
Inoltre, grazie all’acquisizione annunciata ad agosto di Selfiewealth, una società di robo-advisory che ha realizzato un motore proprietario che sfrutta un sistema di intelligenza artificiale per produrre indicatori finanziari basandosi sulla teoria previsionale di serie temporali, UCapital24 riuscirà al tempo stesso ad ampliare l’offerta della piattaforma, potenziando il servizio di robo-advisor, e a incrementare la propria base utenti.
Quanto alla molteplicità di proposte, a questa corrisponde una varietà molto ampia di profili potenzialmente interessati: dallo studente che cerca lavoro o che cerca strumenti analitici utili per la propria attività accademica, all’azienda che vuole individuare un proprio potenziale investitore o cliente. Dal piccolo risparmiatore che vuole gestire direttamente i propri soldi, al grande investitore che, pur essendo già presente su Bloomberg, punta magari a intercettare anche gli utenti che non frequentano Bloomberg per ragioni economiche. Fino alle startup che cercano potenziali investitori.
“In sostanza UCapital24 intende proporsi come punto di riferimento per tutti coloro che sono interessati al mondo economico e finanziario, rappresentando un luogo di scambio di idee e opinioni all’interno della comunità finanziaria”, riassume Feleppa. “Ci rivolgiamo non solo a investitori e professionisti, ma a chiunque abbia passione e interesse per questo settore che, grazie al fintech, vedrà presto scomparire l’errata percezione di un disallineamento tra finanza ed economia, che invece sono due ambiti strettamente legati e interconnessi tra loro”.
Una platea globale che, al momento, ha risposto con grande interesse. Soprattutto in Medio Oriente, “dove avevamo già sviluppato parecchi contatti”, spiega Feleppa, nel Nord America, in Asia, “in particolare sulle piazze di Hong Kong e Singapore”, nel Nord Europa e in una parte dell’Africa, a partire da Sudafrica e Kenya.
Libero, 4 gennaio 2020 (ultimo aggiornamento 4 settembre 2020)