Dopo un anno di sospensione, ritornano nel sussidiario di Slow Food i simboli per certificare le migliori osterie d’Italia 2022. A Milano confermati al top Ratanà, Mirta e Trippa.
La sospensione del 2021 non ha mutato gli equilibri delle chiocciole in Lombardia. Dopo due anni, infatti, rimangono 19 i massimi riconoscimenti che Slow Food ha assegnato alle migliori trattorie tipiche lombarde. Tutte racchiuse e raccontate nella nuova edizione di Osterie d’Italia 2022, il sussidiario del mangiar bene all’italiana presentato al Piccolo Teatro Strehler di Milano, disponibile dal prossimo 27 ottobre in tutte le librerie e sul sito di Slow Food Editore.
Nuove entrate tra i chiocciolati di Lombardia
Nonostante non sia la prima regione italiana come numero di onorificenze, la Lombardia conferma il numero di chiocciole (19) che aveva nella guida del 2020. In questa nuova edizione le province più feconde di locali del mangiar bene sono Brescia con 7 osterie e Cremona con 5. Nel resto d’Italia le aree più “chiocciolate” sono la Campania (23), seguita da Toscana e Piemonte (22). Poi arrivano Puglia ed Emilia Romagna (19). In totale 246 chiocciole in tutta Italia.
Nella locomotiva economica d’Italia sono quattro i nuovi locali che si fregiano del simbolo di Slow Food: Le Frise, Hostaria Viola, Antica Trattorie Piè del Dos e Osteria del Miglio 2.10.
Ecco l’elenco completo:
Visconti – Ambivere (BG)
Le Frise – Artogne (BS)
La Madia – Brione (BS)
Locanda degli Artisti – Cappella de’ Picenardi (CR)
Hostaria Viola – Castiglione delle Stiviere (MN)
Da Sapì – Esine (BS)
Antica Trattoria Piè del Dos – Gussago (BS)
Caffè la Crepa – Isola Dovarese (CR)
Al Resù – Lozio (BS)
Mirta – Milano
Ratanà – Milano
Trippa – Milano
Prato Gaio – Montecalvo Versiggia (PV)
Guallina – Mortara (PV)
Osteria della Villetta – Palazzolo sull’Oglio (BS)
Trattoria dell’Alba – Piadena Drizzona (CR)
Osteria del Miglio 2.10 – Pieve San Giacomo (CR)
Lago Scuro – Stagno Lombardo (CR)
Lamarta – Treviso Bresciano (BS)
120 novità nell’anno della pandemia
Rispetto all’edizione precedente, pubblicata a cavallo di un periodo profondamente segnato dai cambiamenti e dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, Osterie d’Italia 2022 testimonia uno scenario davvero incoraggiante. Innanzitutto, nella crescita dei numeri: su 1.713 locali recensiti, la Guida conta ben 120 novità, tra cui compaiono molte nuove attività aperte proprio negli ultimi due anni: ne sono esempio le pizzerie in Campania, i fornelli in Puglia e le piadinerie in Emilia Romagna e da quest’anno i forni e gli indirizzi dove acquistare le focacce di Genova e di Recco.
Petrini: “Educare i clienti a rispettare i tempi delle osterie”
“L’ottimo risultato delle osterie è un diretto riflesso della struttura delle stesse”, commenta uno dei due curatori della Guida, Eugenio Signoroni. “La maggior parte, infatti, sono locali gestiti a livello familiare o amicale, il che ha permesso una flessibilità e un adattamento notevole durante periodi di grande cambiamento come quello appena vissuto. Perché liberi da logiche economiche molto più rigide. Inoltre, resta il fatto che le osterie siano come luoghi più accessibili, nel prezzo come nel servizio, nel modo di porsi, nella cucina.”
“Il 2022 sarà l’anno della riscossa e la pandemia lo ha già dimostrato: la prova di resilienza che le trattorie e osterie italiane hanno dato dimostra quanto queste siano la vera spina dorsale della ristorazione italiana”, commenta Marco Bolasco, curatore della Guida con Eugenio Signoroni.
Per Carlo Petrini, storico fondatore e patron di Slow Food, il più importante augurio ai ristoratori è “di cogliere l’opportunità di educare i clienti a rispettare i tempi del lavoro e i ruoli all’interno del locale. Affinchè il lavoro degli osti sia sostenibile occorre fare in modo che duri nel tempo, a partire da una vita gratificante, dalla possibilità di conoscere il territorio e di creare legami forti con i produttori della zona”.
Oltre alle chiocciola anche sei premi speciali. Il Premio al Miglior Oste è stato consegnato a Il Grillo è Buoncantore di Chiusi (SI), il Premio al Miglior Giovane è stato assegnato a Epiro Roma di Roma, mentre il Premio alla Miglior Interpretazione della Cucina Regionale è stato consegnato a Lerchner’s in Runggen di San Lorenzo di Sebato (BZ). La Miglior Dispensa è invece quella dell’Arrogant Pub di Reggio Emilia, e infine la migliore novità è stata identificata nel locale Columbus Capri di Anacapri (NA).