I droni, uno strumento a basso costo e ad alta efficienza, stanno avendo un notevole impatto sui conflitti internazionali. Simone Lo Russo, Ceo di Impianti S.p.A., spiega con quali rischi e possibili sviluppi futuri
Negli ultimi anni il settore dei droni ha subito una trasformazione epocale, passando da semplici giocattoli per hobbisti a risorse imprescindibili per la sicurezza nazionale e per una vasta gamma di attività industriali. I recenti conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese hanno chiaramente dimostrato l’importanza dei droni nella sorveglianza del territorio e nelle operazioni offensive.
Di recente anche il Wall Street Journal ha gettato nuova luce sull’evoluzione dei droni e il loro impatto sulle dinamiche belliche, evidenziando come i droni iraniani abbiano significativamente modificato il panorama bellico globale. “I droni iraniani Shahed, con il loro basso prezzo e la loro elevata efficacia, sono diventati una seria minaccia per la guerra tradizionale che grava sugli eserciti mondiali dotati di equipaggiamenti standard del valore di miliardi di dollari”, afferma Simone Lo Russo, fondatore e Ceo di Impianti S.p.A., società brianzola quotata in Borsa Italiana sull’ Egm e attiva nel settore dell’innovazione tecnologica come Technology Scout, System Integrator e Business Developer in ambito ICT & Audio/Video e nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per i settori della Difesa e Law Enforcement. “Tradizionalmente, le navi da guerra sono state un simbolo chiave della proiezione della potenza militare. Tuttavia, l’ascesa dei droni, in particolare dei droni iraniani Shahed, rappresenta una nuova minaccia, potenzialmente più efficace e conveniente”.
L’utilizzo dei droni nei conflitti armati
La crescente complessità dei conflitti armati, caratterizzati da un impiego sempre più diffuso di droni, evidenzia l’urgente necessità di una regolamentazione adeguata emanata dall’EASA (Agenzia europea per la sicurezza aerea) al fine di gestire al meglio l’uso dello spazio aereo, insieme all’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate. Solo tramite un impegno congiunto tra industria, autorità e organizzazioni internazionali sarà possibile affrontare efficacemente le sfide derivanti da questa nuova realtà.
In risposta a questa esigenza critica, Impianti ha istituito una business unit specifica, la Healthcare Solution & Equipaggiamenti – Tecnologia Difensive, dedicata alla difesa, riconoscendo il rapido mutamento del contesto geopolitico e l’aumento dell’utilizzo dei droni sia in ambito civile che militare. Con oltre trent’anni di competenza nel campo delle infrastrutture e delle reti, e grazie alla continua ricerca delle più avanzate soluzioni tecnologiche, Impianti si colloca all’avanguardia di questo progresso, fornendo innovativi approcci conformi alle regolamentazioni per incontrare le richieste dei clienti e contribuire alla sicurezza nazionale.
I rischi per i Governi e i cittadini
“La nostra azienda si distingue per essere pronta a soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione. Abbiamo identificato alcune delle più avanzate soluzioni di sistemi di interdizione e avviato importanti tavoli di dialogo con i decisori nazionali”, prosegue Lo Russo. “Questi dialoghi sono cruciali in un contesto in cui i Governi devono garantire la sicurezza di aree sensibili e l’incolumità dei cittadini di fronte a una situazione sempre più complessa”.
Lo scorso 7 marzo la società ha inoltre organizzato un importante evento a Roma presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati intitolato “Droni: uno strumento per la sicurezza del territorio”. La conferenza ha offerto un’occasione unica per esaminare il ruolo cruciale dei droni nella protezione del territorio e nella gestione della sicurezza.
L’esigenza di una regolamentazione
La rivoluzione nel settore dei droni ha enfatizzato l’importanza di regolamentazioni adeguate e soluzioni tecnologiche avanzate per gestire il traffico aereo e affrontare le nuove minacce. Tuttavia, per fronteggiare le sfide della difesa e della sicurezza in un mondo sempre più interconnesso e competitivo, è indispensabile adottare un approccio integrato e collaborativo.
Si prevede quindi un futuro di aggregazione e cooperazione tra attori geopolitici e fornitori del settore della difesa, al fine di creare un ecosistema industriale più forte e resiliente, garantendo un futuro sicuro e prospero per le prossime generazioni.