Ferruccio de Bortoli, già direttore del Corriere della Sera, svela in un editoriale quale sarà il futuro delle nostre Istituzioni. I partiti saranno però in grado di cogliere il suggerimento?
Mattarella proseguirà fino al 2023? Il 3 agosto si aprirà il semestre bianco, periodo in cui il Presidente della Repubblica non potrà sciogliere le Camere perché mancheranno solo sei mesi alla fine del suo mandato.
L’editoriale di de Bortoli
A ricordarlo è stato Ferruccio de Bortoli dalle pagine del Corriere della Sera, giornale che ha diretto per due volte, per un totale di quasi 12 anni.
Nel suo fondo l’ex direttore scrive: “Il 3 agosto comincia il semestre bianco nel quale il Presidente della Repubblica viene privato del potere di sciogliere le Camere. Una soglia simbolica che in altre stagioni ha coinciso con una crescita dell’instabilità politica di cui non sentiamo la necessità, specie in tempi così drammatici”.
“Pochi giorni dopo il Governo compirà il suo primo semestre di vita. Il penultimo se mai Mario Draghi dovesse essere eletto, nel febbraio prossimo, capo dello Stato. Il buon senso, con il dubbio di esserne interpreti, vorrebbe che il semestre di Sergio Mattarella non fosse bianco e che di semestri il governo Draghi, vista l’emergenza sanitaria ed economica, ne facesse altri fino alla scadenza naturale della legislatura”.
Mattarella fino al 2023 e Draghi al Quirinale
Ecco, in poche parole de Bortoli ha delineato quello che potrebbe essere il prossimo futuro. Mattarella prolungherà il suo mandato fino al 2023 e Mario Draghi, attuale presidente del Consiglio, salirà al Quirinale dopo essere arrivato alla scadenza naturale del Parlamento.
Perché proprio il suo editoriale dovrebbe essere più importante di qualsiasi altro? Per due motivi.
Il primo. Il Corriere della Sera a guida Luciano Fontana non si esporrebbe mai così esplicitamente senza aver fatto le opportune ricognizioni. La cosa, quindi, sarà stata concordata almeno con Palazzo Chigi (ma anche con il Quirinale).
Il secondo. De Bortoli all’epoca del rinnovo del mandato a Giorgio Napolitano sostenne per primo che ci dovesse essere un mandato bis per l’allora presidente della Repubblica. Il Quirinale rispose ufficialmente piccato, ma poi la storia ha dimostrato che la proposta non era stata così campata in aria. E allora de Bortoli era ancora il direttore del Corriere e oggi può ben rivendicare quel primato.
E ora tocca ai partiti chiedere a Mattarella di restare
Ora toccherà ai partiti, quindi, chiedere a Mattarella un gesto di responsabilità. Così garantirebbe al Paese una continuità che potrebbe fortificare la stabilità che si sta creando grazie al Governo Draghi.
La scusa è sempre quella. Il PNRR e i fondi in arrivo dall’Ue che devono essere messi su progetti precisi entro il 2023 e spesi entro il 2026.
Una situazione che farebbe comodo a tutti
In fondo però questa situazione politica farebbe comodo a tutti. A Palazzo Chigi c’è chi si occupa di risolvere i problemi, mentre nel cortile di Montecitorio le chiacchiere e le manovre si sprecano. Interrompere questo gioco costringerebbe tutti a doversi assumere una grossa responsabilità che forse nessuno oggi è in grado di affrontare.
Saranno in grado Lega, Fratelli d’Italia, Cinque Stelle, Pd, Forza Italia, Italia Viva e tutti gli altri partiti di cogliere il monito? Anche perché questa volta sembra il messaggio arrivi proprio dai due presidenti e che l’ex direttore del Corriere si sia fatto loro portavoce.
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