mercoledì, Giugno 25, 2025
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Ortensie: la fioritura è generosa evitando questi tre problemi

Le ortensie sono tra i fiori che più rappresentano l’estate: bastano poche cure, ma è bene prevenire tre problemi che potrebbero colpirle: ingiallimenti fogliari, oidio, e ascochitosi

L’ortensia è uno dei fiori che maggiormente rappresentano l’estate e che più si trovano nei giardini e nelle terrazze. La pianta ha un fogliame grande e folto e una fioritura prolungata nel tempo che rallegra e rilassa con i suoi colori cangianti dal rosa all’azzurro. Per fortuna non richiede cure particolarmente difficili, tuttavia, in previsione dell’estate è bene prevenire i tre problemi principali che la potrebbero affliggere, in modo da vederla sempre al massimo del suo splendore.

La buona notizia è che possiamo proteggerla con mezzi e metodi assolutamente innocui per l’ambiente e la nostra salute.

Di seguito i tre principali problemi a carico delle ortensie e i rimedi ecologici e semplici consigliati.

Ingiallimenti fogliari nelle ortensie

Capita di frequente che le foglie delle ortensie inizino ad ingiallire, mantenendo però verdi le loro nervature. La causa è principalmente una carenza di ferro dovuta al ph del terreno troppo elevato per questa specie, che è acidofila, cioè richiede un ph acido del substrato. Bisogna quindi concimarla con fertilizzanti specifici per piante acidofile, che si trovano in formati granulari e liquidi e sono molto semplici da distribuire. Nel caso di nuovi trapianti in vaso, è bene ricordare di utilizzare del terriccio per piante acidofile, che serve anche per i trapianti in piena terra, da mescolare alla terra di scavo delle buche. Inoltre, se si usa la moka, i fondi di caffè che si producono giornalmente sono un ottimo concime da distribuire ogni tanto alla base delle piante, riciclando in modo virtuoso quello che sarebbe un rifiuto.

ingiallimento ortensie
Ortensie: la fioritura è generosa evitando questi tre problemi

Oidio

L’ortensia è facilmente colpita da un fungo patogeno, Oidium hortensiae, che provoca delle macchie bianco-grigiastre che si diffondono sempre più ampiamente sulle foglie. La malattia, chiamata oidio o anche mal bianco, è favorita da una forte umidità atmosferica in assenza di piogge, e va arginata alla comparsa dei primi sintomi. Il rimedio antioidico per eccellenza è lo zolfo, che si trova in diversi formulati. Un’alternativa casalinga efficace è il bicarbonato di sodio, da utilizzare disciolto in acqua nelle dosi massime di 10 grammi al litro per irrorazioni fogliari. Il trattamento si esegue con dei semplicissimi diffusori di cui si trovano tipi a pressione anche solo da due litri, comodi e leggeri da usare.

Ascochitosi

Un’altra patologia fungina che può colpire le ortensie è l’ascochitosi, che provoca la formazione di macchie scure sulle foglie, contornate da un rosso-violaceo. Possiamo trattare le piante con un prodotto a base di rame oppure con farine di roccia, come la zeolite o la farina di basalto, che peraltro prevengono anche la patologia di cui sopra e anche eventuali attacchi di insetti. Le farine di roccia però dovrebbero essere irrorate sulle piante quando ancora queste stanno bene, proprio per un’azione rinforzante-preventiva, da ripetersi ogni due settimane circa. Si tratta di prodotti in libera vendita che si trovano anche in piccoli formati da 1 kg o più grandi, in base alle esigenze.

Leggi anche Ortensie: il momento ideale per la potatura

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