Crescita costante, alleanze strategiche e un modello di business orientato all’utente: ecco perché la società milanese oggi è un riferimento anche per banche e assicurazioni.
Oltre un milione e 100 mila iscritti al servizio. Più di un milione e 300 mila bollette analizzate. E un risparmio complessivo proposto ai clienti per oltre 275 milioni di euro.
Basterebbero queste cifre per certificare il successo di Switcho, la piattaforma digitale di comparazione delle tariffe energetiche lanciata 6 anni fa per risparmiare sulle bollette di luce e gas. Ma a confermare che la società milanese ha colto nel segno, riuscendo a consolidarsi in un settore altamente competitivo e caratterizzato dalla presenza di altri player molto ingombranti, ci sono altri indizi.
Un successo certificato dai numeri (e dalle banche)
Dal fatto che una decina di istituti bancari, tra cui Intesa Sanpaolo, abbiano già integrato questo servizio di comparazione nella propria app di home banking. Al fatto che Switcho abbia ampliato anche al campo delle assicurazioni e della telefonia il proprio raggio di azione. Fino al fatto che lo scorso anno Mavriq, marchio di Moltiply Group che è nato dall’evoluzione di Mutuionline.it e che raccoglie brand attivi nella comparazione online come Segugio.it, abbia acquisito l’80% di Switcho.
D’altra parte, se è vero che nel 2019 l’idea di un comparatore digitale che consentisse di ridurre i costi delle bollette andando a cercare il prezzo più conveniente non rappresentava una novità, è vero anche che l’azienda milanese è riuscita a fare la differenza adottando un approccio innovativo, improntato a un’assoluta trasparenza. “Noi siamo partiti dalla constatazione che il mercato italiano è caratterizzato da una maggiore staticità rispetto a quelli di altri Paesi, soprattutto a causa della diffidenza verso le truffe telefoniche che incide negativamente sul tasso di cambio del fornitore (il cosiddetto Switch, Ndr)”, spiega Marco Tricarico, un passato nella nazionale italiana di scherma, ceo e co-fondatore di Switcho insieme a Redi Vyshka e Francesco Laffi.

Il segreto di Switcho? Niente pressioni, solo trasparenza
“Abbiamo pertanto deciso di affrontare la sfida puntando su trasparenza e semplicità d’uso, e quella della trasparenza è stata sicuramente la leva vincente”, prosegue Tricarico. “Siamo stati i primi in Italia a fornire come possibile feedback ai clienti di non fare uno switch perché avevano già la tariffa più conveniente per il loro profilo, e questo non pressare sulla vendita ci ha dato un posizionamento distintivo rispetto a tutti gli altri comparatori e ha creato una relazione più a lungo termine con i clienti”.
Non solo. Il modello adottato da Switcho è stato apprezzato anche per la sua facilità di utilizzo. In ambito luce e gas una volta caricata la bolletta nel proprio profilo personale i dati necessari per un eventuale switch vengono estratti automaticamente dal software che suggerisce offerte migliorative. Una volta individuata l’opzione che si preferisce è sufficiente inserire l’Iban su cui impostare l’addebito: al resto pensa l’azienda milanese.
Una differenza sostanziale rispetto a molti dei competitor. Che aiuta a capire perché il servizio di consulenza meneghino, che per gli utenti non ha nessun costo perché la società guadagna grazie ai compensi che riceve dagli operatori per ogni contratto sottoscritto, abbia contribuito a rendere più trasparente il mercato. Al punto che molte delle sue modalità operative sono poi state adottate anche dalla concorrenza.
Verso nuovi mercati, dall’assicurazione ai mutui
Nel frattempo, a sei anni da suo sbarco sul mercato, Switcho, che nel quartier generale di Milano occupa una trentina di dipendenti, ha ampliato non solo il proprio bacino di utenza, ma anche gli ambiti d’azione. “Posto che su gas ed energia elettrica, per i quali siamo sicuramente un riferimento, vale comunque sempre la pena dare un’occhiata a ciò che accade sul mercato e verificare se il fornitore ha applicato qualche aumento rispetto alle condizioni iniziali, la nostra gamma di servizi oggi si è allargata alla telefonia, a internet, all’assicurazione dell’auto e della moto” conferma Tricarico.
Quanto ai prossimi step, se nel futuro a medio termine c’è l’ampliamento al mercato dei mutui attraverso la partnership con Mutuionline.it, in quello a lungo termine ci potrebbe essere uno sguardo all’estero. “Il nostro è un ambito in cui non è facile andare all’estero perché ogni mercato ha una su specificità, ma l’internazionalizzazione è un’opzione che con tutta probabilità valuteremo”, conclude Tricarico.